lunedì 7 maggio 2012

LETTURE CONSIGLIATE: "Sull'orlo del Baratro" di Alain De Benosit


la copertina del libro


Mentre il sistema finanziario internazionale è scosso dalle basi, la crisi dell'euro sta spaventando il mondo intero e mette in ginocchio le economie reali di vaste zone dell’Europa.
Il debito continua ad aumentare, come pure i deficit che hanno raggiunto un valore molto alto. Le contraddittorie stime degli esperti si sommano all'impotenza dei politici. Nessuno ha ricette pronte e tutti navigano a vista.
Siamo forse giunti alla fine del sistema del denaro?
L'usura sta minacciando fortemente la nostra realtà quotidiana. Sotto accusa sono i metodi con cui i mercati finanziari e le banche operano: acquistano grandi quantità di azioni e obbligazioni degli Stati indebitati, si impadroniscono dei loro averi a titolo di interessi su un debito consistente in una montagna di denaro virtuale che non potrà mai essere rimborsato.
Ma l'indebitamento è come la crescita materiale: né l'uno né l'altra possono prolungarsi all'infinito, il rischio concreto e attuale è che il sistema del denaro perisca attraverso il denaro medesimo.
Non è certamente limitandosi a "indignarsi" che cambieranno le cose. Lo sdegno che non sfocia nell'azione è una comoda maniera di sentirsi a posto con la coscienza.
Solo l'intervento risoluto dei ceti popolari può dare al risentimento suscitato dalle pratiche della Forma-Capitale, o semplicemente al malcontento antibancario, una base sociale concreta in grado di invertire la rotta verso un modello comunitario di economia.

Alain De Benoist

venerdì 4 maggio 2012

CONVOCAZIONE RIUNIONE SOCI "PIACENZA ANTAGONISTA - ASSOCIAZIONE CULTURALE"





I soci di "PIACENZA ANTAGONISTA - ASSOCIAZIONE CULTURALE" sono convocati in riunione:
MARTEDI 08 MAGGIO alle ore 20,30
presso la sede sociale

Il Presidente
Pino De Rosa

lunedì 30 aprile 2012

BANCHETTO DI PIACENZA ANTAGONISTA - da "Libertà" del 28 Aprile 2012


foto tratta dal quotidiano "Libertà"


Piacenza Antagonista:  «Basta all'usura di Stato»

(mir) L'associazione Piacenza Antagonista ha aderito alla mobilitazione "25 aprile per la liberazione dagli usurai di Stato": il presidente Pino De Rosa ha animato il banchetto sul Pubblico Passeggio, distribuendo materiale informativo e lanciando la campagna che proseguirà anche nelle prossime settimane. «La convivenza del popolo con il debito, l'angoscia, la precarietà, l'incertezza del futuro - ha detto - sono temi che debbono entrare nel vivo del dibattito culturale e sociale, uscendo dal dramma privato. Il nostro profilo è generalmente culturale, ma ci siamo mobilitati perché l'Italia è di fronte a un fenomeno che ci sta portando a una nuova miseria. E non per mancanza di beni, ma per la carenza di danaro in circolazione».
De Rosa ha spiegato perché il movimento parla di "usura di Stato": «La Banca centrale europea è una società per azioni, come la Banca d'Italia. La stessa Bce, anche recentemente, ha dato soldi alle banche private di tutta Europa, con un tasso inferiore all'1 per cento ma quando i governi si rivolgono a loro per coprire il debito pubblico, come imposto dagli accordi di Maastricht, ricevono dagli stessi istituti prestiti a tassi quattro-cinque volte superiori. Non so come chiamare altrimenti questo fenomeno».
Piacenza Antogonista crede quindi che «l'unico modo per uscire da questo meccanismo sia liberarsi dell'Europa dei banchieri, sostenuta anche dal nostro governo. La piaga della classe politica non è la corruzione, ma l'essere al servizio di interessi nemici del popolo»

mercoledì 18 aprile 2012

CONVOCAZIONE RIUNIONE SOCI "PIACENZA ANTAGONISTA"



I soci di "PIACENZA ANTAGONISTA Associazione Culturale" sono convocati in riunione GIOVEDI 19 APRILE 2012 alle ore 20,30 presso la sede dell'associazione.

Il Presidente
Pino De Rosa

domenica 15 aprile 2012

ALAIN DE BENOIST Sabato 21 Aprile 2012 a Sassuolo (Modena)

Alain De Benoist


Sabato 21 Aprile, a Sassuolo (Modena), a partire dalle ore 16.30, presso la sala conferenze "Gian Paolo Biasin", in via Rocca 22, incontro-dibattito con: ALAIN DE BENOIST, saggista e filosofo francese,autore di "Sull'orlo del baratro. Il fallimento annunciato del sistema denaro" (commercializzato in anteprima nazionale per questa occasione) pubblicato in Italia da Arianna Editrice

Introduce e modera Stefano Vernole, redattore di "Eurasia - Rivista di studi geopolitici".

Mentre il sistema finanziario internazionale è scosso dalle basi, la crisi dell'euro sta spaventando il mondo intero e mette in ginocchio le economie reali di vaste zone dell'Europa.
Il debito continua ad aumentare, come pure i deficit che hanno raggiunto un valore molto alto. Le contraddittorie stime degli esperti si sommano all'impotenza dei politici. Nessuno ha ricette pronte e tutti navigano a vista.
 Siamo forse giunti alla fine del sistema del denaro?
 L'usura sta minacciando fortemente la nostra realtà quotidiana. Sotto accusa sono i metodi con cui i mercati finanziari e le banche operano: acquistano grandi quantità di azioni e obbligazioni degli Stati indebitati, si impadroniscono dei loro averi a titolo di interessi su un debito consistente in una montagna di denaro virtuale che non potrà mai essere rimborsato.
 Ma l'indebitamento è come la crescita materiale: né l'uno né l'altra possono prolungarsi all'infinito, il rischio concreto e attuale è che il sistema del denaro perisca attraverso il denaro medesimo.
Non è certamente limitandosi a "indignarsi" che cambieranno le cose.
Lo sdegno che non sfocia nell'azione è una comoda maniera di sentirsi a posto con la coscienza.Solo l'intervento risoluto dei ceti popolari può dare al risentimento suscitato dalle pratiche della Forma-Capitale, o semplicemente al malcontento antibancario, una base sociale concreta in grado di invertire la rotta verso un modello comunitario di economia.

L'iniziativa, promossa dalle associazioni Eur-eka e Faremondo (Bologna) e Terra e Identità (Modena), gode del patrocinio del Comune
di Sassuolo.

L'ingresso è libero e gratuito

Per informazioni e contatti:
sassuolodebenoist@yahoo.it

POLEMICHE DAL PD, RISPONDE DE ROSA - da "Libertà" del 10 Aprile 2012

Simona Bellan

De Rosa (Piacenza Antagonista): Bellan attacca senza documentarsi 


ROTTOFRENO - «Piacenza Antagonista è per statuto un sodalizio culturale che non partecipa in alcun modo a vicende elettorali, così come io non ho tessere di partito da 12 anni». Il presidente dell'associazione Piacenza Antagonista Pino De Rosa replica al consigliere di minoranza di Rottofreno Simona Bellan che nel corso dell'ultimo consiglio comunale aveva criticato il fatto che De Rosa avesse tenuto presso il centro culturale una lezione sulle foibe e l'esodo istriano ed aveva chiesto di «tenere distinte la politica e la scuola». Secondo il presidente, si tratta di una affermazione demagogica: «Bellan critica la mia presenza senza essersi minimamente documentata e senza aver la benché minima idea di quale materiale sia stato portato in visione ai giovani alunni della scuola media di S. Nicolò. Sappiamo che la professoressa Carla Antonini (direttrice dell'Istituto storico della Resistenza, ex assessore e con tessera di partito in tasca) ha tenuto una lezione su identico argomento al liceo Gioia. Perché la signora Bellan non ha protestato? E se fosse sindaco di Rottofreno, eviterebbe di invitare il presidente dell'Anpi Cravedi che è stato addirittura onorevole? ». De Rosa rivendica il carattere "antagonistico" della sua associazione, «anche sul piano storico, toccando le corde di una parte politica (che Bellan rappresenta) la quale vorrebbe permanesse il macigno del silenzio sulla tragedia delle foibe e dell'esodo degli italiani d'Istria e Dalmazia. Il consigliere interpreta con notevole leggerezza il suo ruolo di rappresentante della comunità e con estrema faziosità». Quella della Bellan, secondo il presidente dell'associazione è solo «un'intimidazione nei confronti dell'amministrazione comunale, perché tenga culturalmente in esilio Piacenza Antagonista per evitare problemi. Ma siamo disposti a confrontarci con la signora Bellan per le prossime iniziative che andremo ad organizzare nel comune di Rottofreno».